Cessione del Quinto Poste Italiane

Cessione del Quinto Poste Italiane

Una soluzione per ottenere credito agevolmente, dedicata ai dipendenti pubblici ed ai pensionati, è la cessione del quinto Poste Italiane: il Quinto BancoPosta.

Cos’è il Quinto BancoPosta?

Il Quinto BancoPosta è un servizio offerto da Poste Italiane ai dipendenti pubblici o pensionati INPS per accedere ad un finanziamento dietro cessione del quinto, con tassi agevolati. 

 

Come in tutte le cessioni del quinto, le rate da rimborsare verranno trattenute automaticamente sullo stipendio o sulla pensione del richiedente. 

 

Il loro valore non andrà mai a superare il quinto massimo cedibile di pensione o stipendio e l’importo rimarrà fissato per l’intera durata del contratto. 

CONTENUTO DELL'ARTICOLO

La cessione del quinto è un prestito non finalizzato, di conseguenza la motivazione per cui viene richiesta non è da specificare in anticipo.

 

Tale finanziamento può essere richiesto non solo per le proprie esigenze personali ma anche per estinguere un eventuale altro finanziamento già in corso. 

 

 

Per richiedere la cessione del quinto è obbligatorio sottoscrivere un’assicurazione sul lavoro o sulla vita, ma di ciò se ne occupano le stesse Poste Italiane e, nel computo delle rate, verrà compreso il rimborso anche di questa assicurazione.

A chi si rivolge questo servizio?

Possono richiedere la cessione del quinto presso Poste Italiane i dipendenti pubblici in servizio e tutti i pensionati INPS

Il soggetto lavoratore, tuttavia, deve essere in possesso di un contratto a tempo indeterminato; qualora il contratto fosse determinato, la conclusione del finanziamento dovrà cadere prima della chiusura del lavoro per poter usufruire del servizio. 

 

 

Non è necessario che il cliente abbia un conto corrente presso le Poste Italiane. 

 

Se dovesse averlo, la cifra richiesta verrà accreditata direttamente su quel conto o sul libretto postale; in caso contrario, basterà fornire un IBAN per farsi versare la somma in un altro conto oppure potrà esser firmato un assegno. 

 

tempi di erogazione del credito rimangono invariati tra i 10 e i 15 giorni in entrambe le casistiche.

Cessione del quinto poste

Quinto BancoPosta per Dipendenti Pubblici

Con tale finanziamento che prevede il rimborso tramite trattenute sulla pensione, il dipendente pubblico può richiedere fino ad un massimo di 75mila Euro

La somma varia sulla base dell’ammontare delle rate prescelto e della durata del prestito, la quale può variare da 36 mesi fino ad un massimo di 120 mesi.

Quinto BancoPosta per Dipendenti Pubblici

Il requisito minimo è quello di essere cittadini italiani e di avere un reddito fisso mensile.

L’età del richiedente non deve superare i 66 anni al momento del termine del rimborso; inoltre, a questo parametro, si somma un’anzianità massima lavorativa di 42 anni e 10 mesi per gli uomini, e di 41 anni e 10 mesi per le donne.

 

 

I documenti da presentare all’impiegato della sede postale più vicina sono:

  • Documento d’identità e Codice Fiscale
  • Ultime due buste paga e CUD
  • Estratto conto contributivo INPS (per chi supererà i 60 anni alla fine del rimborso)
  • Piano estintivo (per chi dovesse saldare un precedente debito)

Quinto BancoPosta per Pensionati

Tutti i pensionati facenti capo all’INPS, provenienti da qualsiasi Gestione, possono richiedere la cessione del quinto ed avere, così, un finanziamento che consente di richiedere cifre anche elevate. 

 

Queste variano sulla base della pensione percepita.

Le trattenute effettuate mensilmente sulla pensione, come già detto, non supereranno mai il quinto cedibile della stessa. 

La durata del piano di ammortamento potrà variare da 36 a 120 mesi.

Leggi anche l’articolo sui migliori prestiti per pensionati.

Cessione del quinto poste Italiane

Come richiedere la Cessione del Quinto se Pensionati

Come per i dipendenti pubblici, il pensionato dovrà prendere appuntamento presso una sede di Poste Italiane e andare fisicamente a discutere del contratto. 

Il cliente dovrà essere un cittadino italiano che non dovrà avere più di 84 anni al momento della fine del contratto. 

 

I documenti richiesti per compilare la domanda sono:

  • Codice Fiscale e Documento d’identità
  • Certificato della pensione (Modello OBISM) oppure la Comunicazione di Liquidazione Pensione, se da poco pensionato
  • Conteggio estintivo (se il pensionato deve estinguere un precedente finanziamento)

Tassi e promozioni

In linea generale, il Tasso Annuo Nominale (TAN) è fissato al 6,20% da Poste Italiane, mentre il Tasso Annuo Effettivo Globale (TAEG) è pari al 6,38%.

 

In alcuni momenti, però, Poste Italiane applica delle promozioni sui servizi offerti che possono portare TAN e TAEG a scendere fino all’incirca al 5%.

In conclusione

Il Quinto BancoPosta è un’alternativa alla cessione del quinto INPS

 

Con quest’ultima condivide modalità di rimborso pratica ed ampia accessibilità, anche per i cattivi pagatori. 

 

Tuttavia, il Quinto BancoPosta, grazie alle promozioni, può presentare tassi più agevolati e, da non tralasciare, permette di richiedere il finanziamento anche se non si ha un conto corrente presso le poste.

simulazione
cessione del quinto

Esempio di prestito con cessione del quinto erogato ad un dipendente statale nato il 01/09/1990 e assunto il 01/09/2015: importo erogato 35.357,35 € da rimborsare in 120 rate mensili da 360,00€ – TAN fisso 4,111 % – TAEG fisso 4,200 % – TEG 4,190% importo totale dovuto dal consumatore di 43.200,00€ spese assicurative comprese nella rata , tasso fisso rata costante,  bollo 16 euro.

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Esempio di prestito con cessione del quinto erogato ad un dipendente statale nato il 01/09/1990 e assunto il 01/09/2015: importo erogato 35.357,35 € da rimborsare in 120 rate mensili da 360,00€ – TAN fisso 4,111 % – TAEG fisso 4,200 % – TEG 4,190% importo totale dovuto dal consumatore di 43.200,00€ spese assicurative comprese nella rata , tasso fisso rata costante,  bollo 16 euro.

I pensionati che percepiscono la pensione di invalidità possono accedere al credito e richiedere prestiti.  Scopriamo insieme le varie soluzioni disponibili.

Pensione di invalidità e Invalidità civile

Per introdurre l’argomento, bisogna porre in evidenza una prima distinzione fondamentale.

 

I pensionati che percepiscono la pensione di invalidità possono accedere ai prestiti senza problemi. Coloro che percepiscono, invece, l’assegno di invalidità civile – il quale è un sostegno al reddito – devono essere in possesso dell’assegno definitivo per non avere problemi nell’accesso al credito; in caso di assegno temporaneo, alcune finanziarie potrebbero rifiutare la domanda, poiché l’assegno rischierebbe di scadere prima della fine del finanziamento.

 

Oltre ai prestiti INPS, leggi anche questo articolo sui prestiti per pensionati invalidi e legge 104.

Prestito personale per Pensionati Invalidi

L’accesso al credito tramite prestito personale non finalizzato è possibile per i pensionati invalidi in base alla legge legge 104 art 3 comma 3.

 

 

Ad ogni modo, la valutazione del cliente, in questi casi, è più approfondita, poiché bisogna valutare la natura della disabilità; esistono, difatti, disabilità fisiche ma anche psichiche, ed anche disabilità stabili oppure degenerative. 

 

Questi sono tutti fattori che rientrano nella valutazione del richiedente, perché la finanziaria o la banca deve assicurarsi del fatto che il cliente sia sempre nelle condizioni di poter rimborsare il debito. 

 

Per questo motivo, dovrà esser presentata l’apposita documentazione sullo stato di salute, che verrà inviata all’assicurazione per stipulare una polizza sulla vita del cliente. 

 

Altro fattore che entra in gioco nella valutazione è quello reddituale

Prestiti INPS pensionati Invalidi

Come per ogni prestito, chi porta la domanda deve dimostrare di percepire mensilmente un reddito fisso; in questa casistica, bisogna dimostrare di percepire una pensione INPS, la quale potrà essere affiancata anche da altre forme di reddito e non deve porsi al di sotto della pensione minima. 

Infine, fattori di valutazione sono anche l’età del richiedente, che non deve superare determinate soglie, decretate dai vari istituti di credito (generalmente massimo 75-80 anni).

Prestiti agevolati INPS

Per ovviare al problema di un possibile rifiuto sulla domanda per il credito, il pensionato potrà rivolgersi ad alcune agenzie convenzionate con INPS

L’Istituto in questione, infatti, ha sottoscritto accordi con varie banche e finanziarie per permettere l’accesso al credito anche a chi, solitamente, ha minori garanzie da presentare; inoltre, i tassi di interesse, TAN e TAEG, sono più bassi.

Cessione del quinto INPS

Una soluzione alternativa è la cessione del quinto

 

Con tale tipologia di finanziamento, le rate vengono trattenute direttamente sulla pensione e il loro importo non andrà mai a superare il quinto massimo cedibile della stessa.

 

La durata va da un minimo di 24 mesi fino ad un massimo di 120 mesi. 

L’accesso al credito avviene con maggiore facilità poiché la stessa pensione viene portata come garanzia ma viene sempre effettuata una valutazione del tipo di invalidità.

Altre soluzioni per ottenere credito

Oltre al prestito personale ed alla cessione del quinto, esistono alcune soluzioni di credito più specifiche e meno note ma non per questo meno plausibili:

 

  • – Prestito personale con garante: in questo caso, in caso di impossibilità, da parte del cliente, a continuare a rimborsare le rate, subentra una seconda persona ad estinguere il debito;
  • – Prestito tra privati sul web: alcuni gruppi, spalleggiati da finanziarie o banche, si offrono come intermediari sul web per ottenere il prestito a condizioni agevolate;
  • – Prestito vitalizio: il prestito viene concesso portando come garanzia un immobile di proprietà;
  • – Prestito CEI (Conferenza Episcopale Italiana): tramite convenzione della CEI con le banche, per agevolare chi si trova in condizioni di svantaggio.
  •  

In particolare, quest’ultima soluzione, permette di finanziare fino ad un massimo di 6mila Euro da restituire con rate di 500 Euro e una durata massima di 60 mesi (5 anni).

CAUSE DI RIFIUTO del prestito

L’accesso al credito per i pensionati, i quali percepiscono la pensione di invalidità o l’assegno di invalidità civile, non presenta limiti specifici; unica differenza sta nella concessione del credito, poiché il cliente viene valutato con maggiore accortezza nella sua situazione medica. 

 

 

Ad ogni modo, esistono soluzioni alternative che permettono di ovviare ad un possibile rifiuto della domanda; rifiuto che può avvenire o per incertezza sul reddito, o per età troppo avanzata ma, soprattutto, a causa di una patologia degenerativa che potrebbe intaccare la capacità di giudizio del soggetto oppure potrebbe portare ad un suo prematuro decesso.

Simulazione di Prestito ex INPDAP

Data di nascita 01/02/1954
Numero rate mensili 120
Importo totale dovuto 36.000,00 euro
Rata mensile 300,00 euro
Importo netto erogato 28726,17 euro
Costo finanziari 7257,83 euro
TAN 4,653%
TAEG 4,770%
TEG 4,76%
Assicurazione Vita Compresa

simulazione
del PRESTITO

Esempio di prestito con cessione del quinto erogato ad un dipendente statale nato il 01/09/1990 e assunto il 01/09/2015: importo erogato 35.357,35 € da rimborsare in 120 rate mensili da 360,00€ – TAN fisso 4,111 % – TAEG fisso 4,200 % – TEG 4,190% importo totale dovuto dal consumatore di 43.200,00€ spese assicurative comprese nella rata , tasso fisso rata costante,  bollo 16 euro.

Prestiti INPS per Carabinieri

Luglio 2022

Per Dipendenti Pubblici ed ex INPDAP - FINO A 75.000€

simulazione del PRESTITO

Esempio di prestito con cessione del quinto erogato ad un dipendente statale nato il 01/09/1990 e assunto il 01/09/2015: importo erogato 35.357,35 € da rimborsare in 120 rate mensili da 360,00€ – TAN fisso 4,111 % – TAEG fisso 4,200 % – TEG 4,190% importo totale dovuto dal consumatore di 43.200,00€ spese assicurative comprese nella rata , tasso fisso rata costante,  bollo 16 euro.

La richiesta per un prestito può essere effettuata anche da parte delle Forze Armate, tra cui rientrano i Carabinieri.

 

Vai su questa pagina se invece fai parte di altri corpi delle forze armate italiane, come: Esercito italiano, Marina militare e Guardia Costiera Aeronautica militare, Polizia di Stato e Polizia Penitenziaria, Guardia di Finanzia, Corpo Forestale dello Stato, Vigili del Fuoco ecc

Soluzioni di credito per Carabinieri

Per tutti i lavoratori facenti parte delle Forze Armate, quali sono i Carabinieri, INPS offre l’accesso al piccolo prestito oppure al prestito pluriennale diretto o garantito

 

Per poter usufruire di tali servizi, bisognerà esser obbligatoriamente iscritti al Fondo Credito della Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali

 

Per quanto riguarda i Carabinieri ancora in servizio, inoltre, questi devono essere in possesso di un contratto a tempo indeterminato da almeno quattro anni, oppure di un contratto a tempo determinato di almeno 3 anni di durata. 

 

Per la modalità di rimborso del prestito, è bene sapere che INPS applica le trattenute su stipendio o pensione, le quali non andranno mai a superare il quinto cedibile massimo delle stesse. 

 

Convenzioni tra INPS e Finanziarie/Banche

Come per altre categorie di soggetti, i Carabinieri possono accedere ai prestiti sia contattando INPS sia rivolgendosi a banche o finanziarie convenzionate con l’Istituto. 

 

Spesso, questa seconda soluzione, permette di accedere al credito con maggiori agevolazioni; l’elenco delle agenzie convenzionate si può trovare sul sito ufficiale INPS. 

Piccolo prestito INPS per Carabinieri

Il piccolo prestito INPS può essere richiesto dai Carabinieri ancora in servizio oppure già in pensione, basta che essi siano iscritti al Fondo Credito

 

La durata del piano di ammortamento oscilla tra 1 e 4 anni, sulla base di quante mensilità nette di stipendio/pensione vengono domandate (si arriva ad un massimo di otto mensilità).

 

Per quanto riguarda gli interessi, il Tasso Annuo Nominale (TAN) è del 4,25%; si aggiungono spese d’amministrazione dello 0,50% ed un TAEG variabile per età.

 

Vedi anche le Tabelle dei prestiti INPS.

Prestiti INPS per Carabinieri

Per portare la propria domanda, basterà collegarsi al sito web dell’INPS e presentare questi tre documenti:

  • – Codice Fiscale e Documento d’identità;
  • – Ultima busta paga o ultimo cedolino della pensione;
  • – Dichiarazione sostitutiva di atto notorio.
  •  

Per i pensionati, oltre alla procedura online, è disponibile un Contact Center tramite chiamata oppure vi è la possibilità di affidarsi ad una sede di patronato o ad un ente convenzionato INPS.

Prestiti pluriennali INPS, diretti o garantiti

Per usufruire di somme maggiori, basterà sottoscrivere un prestito pluriennale INPS della durata di 5 o 10 anni. 

Con questa soluzione, la cifra concessa varierà sulla base del piano di ammortamento scelto, del reddito e degli interessi applicati. 

Il prestito pluriennale, al contrario del piccolo prestito, prevede che la motivazione d’uso dei soldi venga specificata in anticipo; sul sito INPS è possibile trovare un elenco delle motivazioni accettate.

 

 

Il TAN fissato da INPS è pari al 3,50%; le spese amministrative sono dello 0,50% e il TAEG varia in base all’età di chi fa la domanda di credito.

 

Possono richiedere il prestito diretto, ovvero quello elargito direttamente dall’Istituto, sia i pensionati che i lavoratori, basta che siano iscritti, nuovamente, al Fondo Credito. 

 

 

Diversamente, per il prestito pluriennale garantito, in cui ci si affida ad agenzie convenzionate con INPS, l’accesso è precluso ai soli Carabinieri ancora al lavoro ed iscritti alla Gestione di cui sopra. 

In questo secondo caso, inoltre, i tassi d’interesse applicati al prestito possono variare di banca in banca.

 

 

La richiesta, come sopra, è da presentarsi online, per lavoratori e pensionati, oppure tramite chiamata al Contact Center o tramite patronato, per i soli pensionati; i documenti da avere con sé sono:

  • – Documento d’identità e Codice Fiscale;
  • – Ultimo cedolino pensione oppure ultima busta paga;
  • – Certificato medico di buona salute;
  • – Autocertificazione dello Stato di famiglia;
  • – Documento che motiva il prestito;
  • – Dichiarazione sostitutiva di atto notorio.

Cessione del quinto convenzionata INPS

Un’ultima soluzione che si offre a tutti i lavoratori delle Forze Armate, è la cessione del quinto

 

 

Tale tipologia di finanziamento prevede la concessione di un importo variabile, da rimborsare tramite trattenute sullo stipendio o sulla pensione; trattenute che non supereranno mai il quinto cedibile.

 

Importo delle rate e interessi non variano per l’intera durata del finanziamento.

Prestiti INPS per Dipendenti Pubblici

La modalità di rimborso è uguale a quella dei prestiti sopracitati, variano i tassi d’interesse e le somme concedibili, che si adattano alla durata del contratto ed all’importo delle rate. 

Il richiedente sarà obbligato a sottoscrivere una polizza assicurativa sul lavoro o sulla vita, per tutelare la finanziaria in caso di insolvenza; il costo della polizza viene compreso nell’ammontare delle rate.

La cessione del quinto può durare da un minimo di 24 mesi fino ad un massimo di 10 anni; gli interessi sono diversi anche in base alla durata che verrà scelta.

Oltre alla praticità data dalla modalità di rimborso, la cessione del quinto risulta facilmente accessibile anche ai soggetti con storie di cattivi pagatori alle spalle, poiché lo stipendio o la pensione vengono portati come garanzia. 

Leggi di più sui requisiti per ottenere la cessione del quinto della busta paga.

VEDIAMO UNA SIMULAZIONE DI PRESTITO PER CARABINIERI

Data di nascita 01/02/1954
Numero rate mensili 120
Importo totale dovuto 36.000,00 euro
Rata mensile 300,00 euro
Importo netto erogato 28726,17 euro
Costo finanziari 7257,83 euro
TAN 4,653%
TAEG 4,770%
TEG 4,76%
Assicurazione Vita Compresa

simulazione
del PRESTITO

Esempio di prestito con cessione del quinto erogato ad un dipendente statale nato il 01/09/1990 e assunto il 01/09/2015: importo erogato 35.357,35 € da rimborsare in 120 rate mensili da 360,00€ – TAN fisso 4,111 % – TAEG fisso 4,200 % – TEG 4,190% importo totale dovuto dal consumatore di 43.200,00€ spese assicurative comprese nella rata , tasso fisso rata costante,  bollo 16 euro.

Prestiti INPS Dipendenti Pubblici

Luglio 2022

Per Dipendenti Pubblici ed ex INPDAP - FINO A 75.000€

simulazione del PRESTITO

Esempio di prestito con cessione del quinto erogato ad un dipendente statale nato il 01/09/1990 e assunto il 01/09/2015: importo erogato 35.357,35 € da rimborsare in 120 rate mensili da 360,00€ – TAN fisso 4,111 % – TAEG fisso 4,200 % – TEG 4,190% importo totale dovuto dal consumatore di 43.200,00€ spese assicurative comprese nella rata , tasso fisso rata costante,  bollo 16 euro.

i Prestiti INPS per Dipendenti Pubblici

Per poter usufruire dei servizi di credito elargiti da INPS, bisogna risultare iscritti al Fondo Credito della Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali

I dipendenti, oltre all’iscrizione al Fondo, devono possedere determinati prerequisiti, che andremo a vedere qui di seguito.

Si precisa, inoltre, che a questa categoria di soggetti si aggiungono anche i pensionati facenti parte della stessa Gestione, e i dipendenti, ancora in servizio, presso Poste Italiane (ex IPOST).

 

Vedi il regolamento dei prestiti INPS per approfondimenti

Le tipologie di prestiti inps per dipendenti pubblici

I prestiti INPS per dipendenti pubblici o statali sono di due tipologie:

 

  • – Piccolo Prestito INPS;
  • – Prestito Pluriennale INPS (diretto o garantito).
  •  

Il primo è un prestito non finalizzato di modeste entità.

 

Il secondo, prevede che vengano concesse somme più alte dietro la specificazione del motivo per cui vengono richiesti i soldi.

Prestiti INPS dipendenti Pubblici

Piccolo Prestito INPS

Per ottenere una somma di denaro contenuta, l’opzione migliore è sicuramente il piccolo prestito

 

Con questo finanziamento si possono richiedere da una fino ad otto mensilità nette di stipendio, da rimborsare con una tempistica che varia da 1 a 4 anni (scelta in base al numero di mensilità concesse, ad esempio 1 mensilità = 1 anno).

 

Il Tasso Annuo Nominale TAN è fissato al 4,25%.

 

 

Possono accedere a tale prodotto finanziario tutti i dipendenti pubblici iscritti alla Gestione unitaria che abbiano queste caratteristiche:

  • – Almeno un anno di anzianità di servizio;
  • – Titolari di un contratto a tempo indeterminato oppure determinato ma solamente se con durata di almeno tre anni;
  • – Retribuzione mensile fissa per l’intera durata del contratto.

Prestito Pluriennale garantito

Se, al contrario, si volesse richiedere una somma più cospicua, sicuramente si opterebbe per il prestito pluriennale

 

In questo caso, la somma verrà calcolata sulla base della durata del piano d’ammortamento, che può essere di 5 o di 10 anni, e sull’ammontare delle rate, che non supereranno mai il quinto cedibile dello stipendio e su esso verranno trattenute dall’INPS.

Il TAN è fissato al 3,50%.

 

Consulta anche le tabelle dei prestiti pluriennali INPS.

 

 

prestiti pluriennali possono essere:

  • – Diretti: la somma viene concessa direttamente dall’INPS, attingendo al Fondo Credito;
  • – Garantiti: il cliente si rivolge ad una banca o finanziaria convenzionata con INPS per ottenere il denaro.
  •  

Nel secondo caso, i tassi applicati al prestito varieranno di agenzia in agenzia; l’elenco delle aziende convenzionate si può consultare sul sito ufficiale INPS (www.inps.it). 

 

 

I dipendenti pubblici dovranno essere iscritti al Fondo Credito, come già anticipato, e dovranno avere alcuni prerequisiti:

  • – Contratto di lavoro indeterminato oppure determinato di almeno tre anni;
  • – 4 anni minimi di contributi versati alla Gestione di appartenenza;
  • – Retribuzione mensile garantita per l’intera durata del contratto.

Come fare domanda per i Prestiti INPS

La domanda per ottenere il prestito dovrà essere presentata dal dipendente pubblico direttamente sul sito INPS, attraverso la propria Area Personale

Prima di procedere con la richiesta, tuttavia, il dipendente dovrà aver ricevuto l’approvazione da parte dell’amministrazione di appartenenza. Solamente in seguito, potrà procedere con il contratto online.

 

documenti richiesti sono tutti di facile reperibilità:

  • – Documento d’identità e Codice Fiscale;
  • – Ultima busta paga;
  • – Dichiarazione sostitutiva di atto notorio;
  • – Autocertificazione di Stato di famiglia (solo per i pluriennali);
  • – Certificato di buona salute presso medico di base (solo per i pluriennali);
  • – Documentazione che garantisca e motivi il prestito (solo per i pluriennali).

Simulazione del Prestito INPS

Prima di richiedere il prestito e firmare il contratto, il portale INPS mette a disposizione una sezione del sito in cui poter simulare il prestito. 

Tale servizio è disponibile solamente per coloro che risultano iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.

 

 

Con tale strumento di simulazione, si potranno conoscere gli importi netti e lordi (con interessi) del prestito ed anche un’ipotesi dell’importo delle rate. 

La simulazione può avvenire tramite l’inserimento della cifra del proprio stipendio, oppure di un ammontare di rata ideale ed anche, infine, di un importo specifico che si vuole richiedere.

ESEMPIO: Simulazione di Prestito per Dipendente Pubblico

Data di nascita 01/02/1954
Numero rate mensili 120
Importo totale dovuto 36.000,00 euro
Rata mensile 300,00 euro
Importo netto erogato 28726,17 euro
Costo finanziari 7257,83 euro
TAN 4,653%
TAEG 4,770%
TEG 4,76%
Assicurazione Vita Compresa

simulazione
del PRESTITO

Esempio di prestito con cessione del quinto erogato ad un dipendente statale nato il 01/09/1990 e assunto il 01/09/2015: importo erogato 35.357,35 € da rimborsare in 120 rate mensili da 360,00€ – TAN fisso 4,111 % – TAEG fisso 4,200 % – TEG 4,190% importo totale dovuto dal consumatore di 43.200,00€ spese assicurative comprese nella rata , tasso fisso rata costante,  bollo 16 euro.

Prestiti INPS per Dipendenti Privati

Luglio 2022

Per Dipendenti Pubblici ed ex INPDAP - FINO A 75.000€

simulazione del PRESTITO

Esempio di prestito con cessione del quinto erogato ad un dipendente statale nato il 01/09/1990 e assunto il 01/09/2015: importo erogato 35.357,35 € da rimborsare in 120 rate mensili da 360,00€ – TAN fisso 4,111 % – TAEG fisso 4,200 % – TEG 4,190% importo totale dovuto dal consumatore di 43.200,00€ spese assicurative comprese nella rata , tasso fisso rata costante,  bollo 16 euro.

I prestiti INPS vengono erogati a tutti gli iscritti ai Fondi Credito delle varie Gestioni facenti capo all’Istituto. 

Esistono, in ogni caso, soluzioni di prestito dedicate ai dipendenti privati.

Prestiti INPS, l’offerta per i dipendenti Privati

I prodotti finanziari erogati da INPS sono, essenzialmente, due tipologie di prestito: il piccolo prestito e il prestito pluriennale

Tali due offerte si adattano, poi, alla relativa Gestione cui vengono destinati. 

 

Il piccolo prestito permette di richiedere da una ad otto mensilità nette dello stipendio o della pensione; questa somma sarà da restituire in un periodo da 1 a 4 anni. 

 

Il prestito pluriennale, invece, rende possibile richiedere cifre più elevate, che varieranno sulla base del piano d’ammortamento concordato. Il prestito può durare o 5 o 10 anni, e le rate avranno un importo che non supererà mai il quinto cedibile di stipendio o pensione. 

 

Questi crediti sono destinati ai dipendenti pubblici ed anche ai pensionati pubblici

Le soluzioni per i Dipendenti Privati

INPS non eroga prestiti ai dipendenti privati ma, dal 2005, c’è un’eccezione

Con il passaggio della società Poste Italiane dalla gestione statale a quella privata, i loro lavoratori sono diventati dipendenti privati

 

Ecco, perciò, che per i soli lavoratori ancora in servizio presso Poste Italiane o società ad esse collegate, INPS permette l’accesso ai prestiti. 

servizi a cui un dipendente privato delle Poste può accedere sono:

  • – Piccolo Prestito INPS;
  • – Prestito Pluriennale INPS;
  • – Prestito come Anticipazione del Vecchio e Nuovo Fondo Mutualità.
  •  

 

La domanda per ottenere il credito è da compilarsi online, nella sezione apposita del sito dedicata ai dipendenti ex IPOST. 

 

Vedi i prestiti INPS per i dipendenti ex IPOST.

Prestiti INPS dipendenti Privati

Piccolo Prestito per Dipendenti Poste Italiane

Il prodotto finanziario non varia le sue caratteristiche generali; per il piccolo prestito avremo, dunque, una durata variabile da 1 a 4 anni, per ottenere fino ad un massimo di otto mensilità nette di stipendio. Il TAEG è fissato al 5%.

 

Unica differenza sta nel fatto che un pensionato di Poste Italiane non può accedere a questo servizio, cosa che, invece, gli ex dipendenti pubblici possono fare. 

Inoltre, al dipendente di tale società è richiesta la presentazione del documento detto certificato stipendiale (richiedibile presso le stesse Poste). 

Oltre a questi piccoli dettagli, però, il servizio rimane invariato.

Prestito Pluriennale per Dipendenti Poste Italiane

Stesso discorso vale per i prestiti pluriennali: la durata rimane invariata, o 5 o 10 anni, cambiano solamente i destinatari, i quali sono i dipendenti delle Poste Italiane necessariamente ancora in servizio. Il TAEG è fissato al 3,50%.

 

 

Ancora una volta, il dipendente presso le Poste dovrà recuperare il certificato stipendiale presso una sede di Poste Italiane. 

 

Oltre ai documenti d’identità e all’ultimo stipendio, per il prestito pluriennale vengono richiesti:

  • – Autocertificazione dello Stato di famiglia;
  • – Certificato medico di buona salute;
  • – Documento che garantisce e motiva il prestito.

Prestito INPS con anticipazione del Vecchio e Nuovo Fondo Mutualità

Quest’ultima soluzione è dedicata ai dipendenti Poste Italiane in servizio che devono obbligatoriamente risultare iscritti al Nuovo Fondo Mutualità o al Vecchio Fondo Mutualità

 

L’anticipazione del Nuovo Fondo Mutualità è una tipologia di prestito in cui la destinazione d’uso dei soldi è già prestabilita:

  • – Spese per nascita di un figlio
  • – Spese funebri
  • – Spese mediche o per la riabilitazione; spese per un ricovero in clinica
  • – Spese per acquisto occhiali da vista o protesi.
  •  

Per coloro che sono transitati dal Vecchio Fondo, la motivazione non deve necessariamente esser specificata.

 

 

La somma massima richiedibile è pari al 75% della cifra depositata nel Nuovo Fondo Mutualità; il Fondo può contenere da 1.000 a 10.000 Euro. 

Per gli iscritti al Vecchio Fondo, invece, la cifra non deve superare all’incirca i 7.000 Euro.

 

Tale cifra verrà restituita, per tutti, in un tempo vario tra 1 e 4 anni.

 

Il TAEG è fisso al 5% in entrambe le situazioni (scopri la differenza tra TAN e TAEG)

 

 

Per portare la propria domanda, è necessario, di nuovo, procurarsi in anticipo il certificato stipendiale ed avere con sé un documento d’identità non scaduto.

 

 

Il prestito in questione non è mai garantito al 100% ma la sua concessione è legata alla situazione dello stesso Fondo al momento della richiesta.

Come richiedere i Prestiti INPS

La procedura per compilare la domanda ed ottenere il prestito è molto facile ed intuitiva.

 

 

Chi è ancora in servizio dovrà collegarsi alla propria Area Personale del sito ufficiale INPS; i pensionati, al contrario, oltre alla procedura online possono disporre di un numero di telefono del Contact Center, oppure possono presentarsi in una sede di patronato o di un ente convenzionato con l’Istituto. 

 

 

I documenti richiesti sono:

  • – Documento d’identità valido e Codice Fiscale;
  • – Ultimo cedolino della pensione o ultima busta paga;
  • – Dichiarazione sostitutiva di atto notorio;
  • – Certificato di buona salute del medico di base (solo per prestiti pluriennali);
  • – Autocertificazione Stato di famiglia (solo per prestiti pluriennali);
  • – Garanzia del prestito e dichiarazione di motivazione (solo per prestiti pluriennali).
  •  

È bene specificare, in virtù dell’ultimo documento richiesto, che i prestiti pluriennali sono prestiti finalizzati, ovvero richiedono che il motivo per cui vengono richiesti i soldi venga specificata in anticipo. Sul sito INPS si possono trovare gli elenchi con le motivazioni adatte. 

Simulazione di Prestito ex INPDAP

Data di nascita 01/02/1954
Numero rate mensili 120
Importo totale dovuto 36.000,00 euro
Rata mensile 300,00 euro
Importo netto erogato 28726,17 euro
Costo finanziari 7257,83 euro
TAN 4,653%
TAEG 4,770%
TEG 4,76%
Assicurazione Vita Compresa

simulazione
del PRESTITO

Esempio di prestito con cessione del quinto erogato ad un dipendente statale nato il 01/09/1990 e assunto il 01/09/2015: importo erogato 35.357,35 € da rimborsare in 120 rate mensili da 360,00€ – TAN fisso 4,111 % – TAEG fisso 4,200 % – TEG 4,190% importo totale dovuto dal consumatore di 43.200,00€ spese assicurative comprese nella rata , tasso fisso rata costante,  bollo 16 euro.

Prestiti INPS ex IPOST

Luglio 2022

Per Dipendenti Pubblici ed ex INPDAP - FINO A 75.000€

simulazione del PRESTITO

Esempio di prestito con cessione del quinto erogato ad un dipendente statale nato il 01/09/1990 e assunto il 01/09/2015: importo erogato 35.357,35 € da rimborsare in 120 rate mensili da 360,00€ – TAN fisso 4,111 % – TAEG fisso 4,200 % – TEG 4,190% importo totale dovuto dal consumatore di 43.200,00€ spese assicurative comprese nella rata , tasso fisso rata costante,  bollo 16 euro.

Ogni dipendente di Poste Italiane (IPOST) può richiedere credito con agevolazioni tramite INPS. 

 

A chi si rivolgono i Prestiti INPS ex IPOST? L’Istituto Postelegrafonici, meglio noto come IPOST, dal 2012 è confluito nell’attuale INPS. 

Tutti i servizi di prestito, pertanto, vengono erogati ora tramite quest’ultimo Ente con il nome di Gestione Fondo Poste Italiane.

 

prestiti INPS ex IPOST sono dedicati ai soli dipendenti di Poste Italiane ancora in servizio, da almeno quattro anni.

 

I prestiti dedicati sono due: 

  • – Piccolo Prestito ex IPOST
  • – Prestito Pluriennale ex IPOST

Piccolo Prestito INPS ex IPOST

Il piccolo prestito ex IPOST permette di richiedere da una fino ad un massimo di otto mensilità nette dello stipendio. Il tempo entro cui poter rimborsare la cifra varia da 1 a 4 anni; la durata del prestito si adegua al numero di mensilità richieste (ad esempio: una/due mensilità = 1 anno).

 

Al contrario del prestito pluriennale, che adesso analizzeremo, il piccolo prestito non è finalizzato, ragione per cui non è necessario specificare l’uso cui sono destinati i soldi.

 

Il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) è fissato al 5%.

 

Leggi la definizione di TAEG in questo articolo

 

Per fare domanda, la procedura si svolge interamente online dal sito INPS (www.inps.it), compilando alcuni moduli dedicati appositamente ai dipendenti Poste Italiane.

 

Oltre a ciò, il richiedente dovrà avere a portata di mano:

  • – Documento d’identità e Codice Fiscale;
  • – Ultima busta paga e, obbligatoriamente, certificato stipendiale (richiedibile a Poste Italiane);
  • – Dichiarazione sostitutiva di Atto Notorio.

 

Prestito Pluriennale INPS ex IPOST

Il prestito pluriennale ex IPOST permette di richiedere cifre maggiori rispetto al piccolo prestito.

 

Anche qui, come nel precedente servizio, l’accesso al credito è riservato ai soli dipendenti ancora in età lavorativa, con almeno quattro anni di anzianità lavorativa. 

 

 

La durata del piano di ammortamento può essere di 5 o 10 anni e la somma concedibile varia sulla base dell’ammontare delle rate e della durata individuata. 

 

Per rimborsare le rate, la modalità prescelta è quella delle trattenute sullo stipendio, che non andranno mai a superare il quinto cedibile dello stesso. 

 

In questo caso, tuttavia, siamo di fronte ad un prestito finalizzato, ovvero è necessario anticipare il motivo per cui si richiedono i soldi. Le motivazioni sono indicate in un elenco consultabile su sito INPS, alla voce Prestiti pluriennali Gestione Fondi Poste.

Prestiti INPS ex iPost

Il tasso applicato, TAEG, è fissato al 3,50%.

 

 

La richiesta, ancora una volta, dovrà essere compilata online e i documenti da presentare sono:

 

  • – Documento d’identità e Codice Fiscale;
  • – Certificato stipendiale (da richiedere a Poste Italiane) e ultima busta paga;
  • – Autocertificazione Stato di famiglia;
  • – Documentazione per la motivazione d’uso del denaro;
  • – Certificato di buona salute (presso medico di base);
  • – Dichiarazione sostitutiva di Atto Notorio.

Prestiti INPS ex IPOST dedicati ai Pensionati di Poste Italiane

Per i pensionati che avessero svolto il proprio lavoro presso Poste Italiane, l’unica soluzione per ottenere credito a tassi agevolati attraverso l’INPS, è quella di sottoscrivere una cessione del quinto.

 

 

La cessione del quinto è un finanziamento in cui le rate avranno un importo che non supererà mai il quinto della pensione e verranno trattenute direttamente dall’INPS ogni mese proprio dalla pensione.

 

La durata della cessione del quinto può variare da 24 mesi fino a 120 mesi; in questo arco temporale, tassi e importo delle rate non varieranno mai. 

La somma richiedibile varia sulla base del piano d’ammortamento individuato in fasce di scelta.

 

 

Per accedere alla cessione del quinto sulla pensione, non si dovrà essere in possesso di una pensione minima o di eventuali sostegni al reddito, come l’invalidità civile o l’assegno sociale.

 

 

In linea generale, tale finanziamento risulta preferibile per un pensionato poiché viene concesso con più facilità dalle banche e dalle finanziarie, in quanto la pensione stessa viene portata come garanzia e le rate vengono rimborsate automaticamente.

 

 

Per compilare la domanda, basterà collegarsi al sito INPS e presentare questa documentazione:

  • – Codice Fiscale e Carta d’Identità;
  • – Ultimo cedolino della pensione e comunicazione di cedibilità della pensione (ottenibile presso sede INPS);
  • – Polizza dell’assicurazione sulla vita.

Accesso alla propria Area Riservata INPS

Ricordiamo, per completezza, che per accedere alla propria Area Riservata INPS e compilare, in seguito, la domanda di prestito adatta alle nostre esigenze, le credenziali d’accesso sono:

 

  • – PIN dispositivo (viene rilasciato dallo stesso INPS);
  • – SPID necessariamente di Livello 2 o superiore;
  • – CNS, Carta Nazionale dei Servizi;
  • – CIE, Carta d’Identità Elettronica.

Simulazione di Prestito ex INPDAP

Data di nascita 01/02/1954
Numero rate mensili 120
Importo totale dovuto 36.000,00 euro
Rata mensile 300,00 euro
Importo netto erogato 28726,17 euro
Costo finanziari 7257,83 euro
TAN 4,653%
TAEG 4,770%
TEG 4,76%
Assicurazione Vita Compresa

simulazione
del PRESTITO

Esempio di prestito con cessione del quinto erogato ad un dipendente statale nato il 01/09/1990 e assunto il 01/09/2015: importo erogato 35.357,35 € da rimborsare in 120 rate mensili da 360,00€ – TAN fisso 4,111 % – TAEG fisso 4,200 % – TEG 4,190% importo totale dovuto dal consumatore di 43.200,00€ spese assicurative comprese nella rata , tasso fisso rata costante,  bollo 16 euro.

Prestito INPS per Forze Armate

Luglio 2022

Per Dipendenti Pubblici ed ex INPDAP - FINO A 75.000€

simulazione del PRESTITO

Esempio di prestito con cessione del quinto erogato ad un dipendente statale nato il 01/09/1990 e assunto il 01/09/2015: importo erogato 35.357,35 € da rimborsare in 120 rate mensili da 360,00€ – TAN fisso 4,111 % – TAEG fisso 4,200 % – TEG 4,190% importo totale dovuto dal consumatore di 43.200,00€ spese assicurative comprese nella rata , tasso fisso rata costante,  bollo 16 euro.

Tutti coloro che lavorano per lo Stato in qualità di Forze armate o di Forze dell’ordine oppure sono in pensione dopo aver svolto questo ruolo, possono usufruire di prestiti agevolati.

Chi rientra tra le Forze Armate?

Prima di parlare delle soluzioni dedicate alle forze armate italiane, vediamo insieme rapidamente chi può definirsi parte di questa categoria:

 

  • – Esercito italiano;
  • – Marina militare e Guardia Costiera;
  • – Aeronautica militare;
  • – Arma dei Carabinieri;

– Polizia di Stato e Polizia Penitenziaria;
– Guardia di Finanzia;
– Corpo Forestale dello Stato;
– Vigili del Fuoco.

 

Altra condizione necessaria alla richiesta del servizio è quella di essere iscritti al Fondo Credito della Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali

 

Il contratto di lavoro dovrà essere indeterminato, oppure a tempo determinato con una durata minima di 3 anni. I contributi già versati devono essere pari ad almeno quattro anni.

 

Inoltre, il cliente dovrà percepire uno stipendio o una pensione fissi ogni mese, per garantire le sue entrate. 

TIPOLOGIE DI PRESTITI INPS per FORZE ARMATE

Tutte le tipologie di credito rilasciate da INPS vengono rimborsate tramite trattenute dirette su stipendio o busta paga; trattenute che non superano mai il quinto dell’ammontare netto di questi ultimi. 

 

 

In generale, i servizi di cui si può disporre sono tre:

 

  • – Prestito pluriennale diretto
  •  
  • – Prestito pluriennale garantito
  •  
  • – Piccolo prestito
Prestiti INPS Forze Armate

Prestito Pluriennale diretto

La durata del prestito pluriennale diretto può essere di 5 o 10 anni e la somma concessa varia sulla base del reddito mensile netto del richiedente. 

Tale tipologia di credito deve esser richiesta solamente dagli iscritti al Fondo Credito siano essi ancora al lavoro oppure già in pensione. 

 

 

Il Tasso Nominale Annuo (TAN) applicato al prestito è del 3,50%. Si aggiungono le spese per la pratica amministrativa dello 0,50% e un premio di rischio in base all’età di chi fa domanda.

 

Vedi anche le tabelle dei prestiti pluriennali INPS.

Prestito Pluriennale garantito

Come sopra, la durata del prestito pluriennale garantito è di 5 o 10 anni. 

La differenza più evidente è che, per fare domanda e firmare il contratto, non ci si deve rivolgere direttamente ad una sede INPS ma bisogna presentarsi presso una finanziaria o una banca convenzionata con l’Istituto (elenco sul sito www.inps.it).

 

Ancora una volta, invece, il richiedente dovrà essere iscritto al Fondo Credito ma, in questo caso, non potrà essere già pensionato

Le spese amministrative rimangono fissate allo 0,50%, come anche varia la percentuale di rischio in base all’età; cambia il TAN, che si differenzia in base all’agenzia cui ci si è rivolti.

Piccolo Prestito per MILITARI ed esercito

Infine, un’ultima soluzione per chi volesse richiedere un credito più ridotto è il piccolo prestito

Rivolto, nuovamente, ai soli iscritti al Fondo Credito siano essi in servizio o in pensione, il piccolo prestito ha una durata minima di 1 anno fino ad un massimo di 4 anni. 

Le mensilità richiedibili variano da una ad otto mensilità nette di stipendio o pensione. 

 

Il Tasso Annuo Nominale è fissato al 4,25%; spese amministrative (0,50%) e premio di rischio rimangono come nei precedenti prestiti. 

Come richiedere i Prestiti INPS

La procedura per compilare la domanda ed ottenere il prestito è molto facile ed intuitiva.

 

Chi è ancora in servizio dovrà collegarsi alla propria Area Personale del sito ufficiale INPS; i pensionati, al contrario, oltre alla procedura online possono disporre di un numero di telefono del Contact Center, oppure possono presentarsi in una sede di patronato o di un ente convenzionato con l’Istituto. 

 

I documenti richiesti sono:

  • – Documento d’identità valido e Codice Fiscale;
  • – Ultimo cedolino della pensione o ultima busta paga;
  • – Dichiarazione sostitutiva di atto notorio;
  • – Certificato di buona salute del medico di base (solo per prestiti pluriennali);
  • – Autocertificazione Stato di famiglia (solo per prestiti pluriennali);
  • – Garanzia del prestito e dichiarazione di motivazione (solo per prestiti pluriennali).
  •  

È bene specificare, in virtù dell’ultimo documento richiesto, che i prestiti pluriennali sono prestiti finalizzati, ovvero richiedono che il motivo per cui vengono richiesti i soldi venga specificata in anticipo. Sul sito INPS si possono trovare gli elenchi con le motivazioni adatte. 

Simulazione di Prestito ex INPDAP

Data di nascita 01/02/1954
Numero rate mensili 120
Importo totale dovuto 36.000,00 euro
Rata mensile 300,00 euro
Importo netto erogato 28726,17 euro
Costo finanziari 7257,83 euro
TAN 4,653%
TAEG 4,770%
TEG 4,76%
Assicurazione Vita Compresa

simulazione
del PRESTITO

Esempio di prestito con cessione del quinto erogato ad un dipendente statale nato il 01/09/1990 e assunto il 01/09/2015: importo erogato 35.357,35 € da rimborsare in 120 rate mensili da 360,00€ – TAN fisso 4,111 % – TAEG fisso 4,200 % – TEG 4,190% importo totale dovuto dal consumatore di 43.200,00€ spese assicurative comprese nella rata , tasso fisso rata costante,  bollo 16 euro.