Prima di parlare delle soluzioni dedicate alle forze armate italiane, vediamo insieme rapidamente chi può definirsi parte di questa categoria:
- – Esercito italiano;
- – Marina militare e Guardia Costiera;
- – Aeronautica militare;
- – Arma dei Carabinieri;
– Polizia di Stato e Polizia Penitenziaria;
– Guardia di Finanzia;
– Corpo Forestale dello Stato;
– Vigili del Fuoco.
Altra condizione necessaria alla richiesta del servizio è quella di essere iscritti al Fondo Credito della Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
Il contratto di lavoro dovrà essere indeterminato, oppure a tempo determinato con una durata minima di 3 anni. I contributi già versati devono essere pari ad almeno quattro anni.
Inoltre, il cliente dovrà percepire uno stipendio o una pensione fissi ogni mese, per garantire le sue entrate.
La durata del prestito pluriennale diretto può essere di 5 o 10 anni e la somma concessa varia sulla base del reddito mensile netto del richiedente.
Tale tipologia di credito deve esser richiesta solamente dagli iscritti al Fondo Credito siano essi ancora al lavoro oppure già in pensione.
Il Tasso Nominale Annuo (TAN) applicato al prestito è del 3,50%. Si aggiungono le spese per la pratica amministrativa dello 0,50% e un premio di rischio in base all’età di chi fa domanda.
Vedi anche le tabelle dei prestiti pluriennali INPS.
Come sopra, la durata del prestito pluriennale garantito è di 5 o 10 anni.
La differenza più evidente è che, per fare domanda e firmare il contratto, non ci si deve rivolgere direttamente ad una sede INPS ma bisogna presentarsi presso una finanziaria o una banca convenzionata con l’Istituto (elenco sul sito www.inps.it).
Ancora una volta, invece, il richiedente dovrà essere iscritto al Fondo Credito ma, in questo caso, non potrà essere già pensionato.
Le spese amministrative rimangono fissate allo 0,50%, come anche varia la percentuale di rischio in base all’età; cambia il TAN, che si differenzia in base all’agenzia cui ci si è rivolti.