Pensione Lavori Usuranti

Operai in pensione a 63 anni con 30 anni di contributi grazie alla formula dell’Ape sociale, abbreviazione di anticipo pensionistico.

Un emendamento alla legge di Bilancio, infatti, prevede la riduzione da 36 a 30 anni di contributi richiesto per queste categorie di lavoratori che potranno richiedere la pensione a 63 anni con la formula dell’Ape sociale.

 

Dunque, parliamo di un’opportunità per accedere alla pensione anticipata con requisiti agevolati previsti sia per lavoratori pubblici e privati che svolgono attività lavorative definite usuranti.

CONTENUTO DELL'ARTICOLO

Lavori usuranti normattiva

Parliamo di tutti quei lavoratori che sono impegnati in attività usuranti, notturni a turni o per l’intero anno. 

 

Agli addetti alla “linea catena” e ai conducenti di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo, con capienza complessiva non inferiore a nove posti.

 

Se vuoi capire nel dettaglio cosa dice la normativa in merito ai lavori usuranti, ti consigliamo di leggere questo articolo di pensionelavoro.it.

Pensioni per lavori usuranti

Lista dei Lavori Usuranti

Per attività lavorative usuranti si intendono:

 

  • lavori in galleria, cava o miniera, mansioni svolte in sotterraneo;
  • lavori nelle cave, mansioni svolte dagli addetti alle cave di materiale di pietra e ornamentale;
  • lavori nelle gallerie, mansioni svolte dagli addetti al fronte di avanzamento;
  • lavori in cassoni ad aria compressa;
  • lavori svolti dai palombari;
  • lavori ad alte temperature, tutte quelle attività che espongono ad alte temperature;
  • lavorazione del vetro cavo, mansioni dei soffiatori nell’industria del vetro cavo eseguito a mano e a soffio;
  • lavori espletati in spazi ristretti e in particolare delle attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale, le mansioni svolte all’interno di spazi ristetti, quali intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi strutture;
  • lavori di asportazione dell’amianto.
 
L’elenco completo è visualizzabile nel decreto del 5 Febbraio 2018 e viene aggiornato di anno in anno.

Pensione Lavori Usuranti

In Italia, i lavoratori che svolgono questo tipo di lavoro hanno diritto a particolari trattamenti pensionistici, che mirano a compensare gli sforzi e le fatiche sostenute durante la vita lavorativa.

 

In particolare, i lavoratori che svolgono lavori usuranti hanno diritto a una pensione anticipata rispetto ai lavoratori che svolgono lavori non usuranti. Per ottenere questa pensione anticipata, è necessario che il lavoratore abbia maturato almeno 20 anni di contributi versati all’INPS e che sia in possesso di un’apposita certificazione rilasciata dall’ASL (Azienda Sanitaria Locale) che attesti l’effettivo svolgimento di un lavoro usurante.

 

 

Inoltre, i lavoratori che svolgono lavori usuranti hanno diritto a una maggiorazione dell’assegno pensionistico, che viene calcolata in base alla durata del lavoro usurante svolto. Questa maggiorazione viene applicata anche nel caso in cui il lavoratore non abbia maturato i requisiti per ottenere la pensione anticipata.

 

Inoltre, i lavoratori che svolgono lavori usuranti hanno diritto ad alcune tutele specifiche in materia di salute e sicurezza sul lavoro, al fine di prevenire gli infortuni e le patologie professionali che possono derivare dallo svolgimento di questo tipo di lavoro.

 

Dal 1° gennaio 2017, ai trattamenti pensionistici da liquidare per i lavoratori che svolgono mansioni definite usuranti, non si applicano le “finestre mobili”, cioè il differimento della decorrenza del trattamento pensionistico di 12 mesi per i lavoratori dipendenti o 18 mesi per gli autonomi. 

 

Per fare la richiesta della pensione anticipata con i requisiti agevolati è necessario aver svolto per almeno sette anni l’attività usurante negli ultimi dieci anni di lavoro o per almeno una metà della vita lavorativa.

 

A questi non si applicano gli adeguamenti alla speranza di vita previsti per gli anni 2019, 2021, 2023 e 2025.

 

La domanda deve essere presentata entro il 1º marzo 2017, qualora i requisiti agevolati siano maturati nel corso del 2017 oppure entro il 1º maggio dell’anno precedente a quello di maturazione dei requisiti agevolati, qualora tali requisiti siano maturati a decorrere dal 1º gennaio 2018.

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