Per usufruire di somme maggiori, basterà sottoscrivere un prestito pluriennale INPS della durata di 5 o 10 anni.
Con questa soluzione, la cifra concessa varierà sulla base del piano di ammortamento scelto, del reddito e degli interessi applicati.
Il prestito pluriennale, al contrario del piccolo prestito, prevede che la motivazione d’uso dei soldi venga specificata in anticipo; sul sito INPS è possibile trovare un elenco delle motivazioni accettate.
Il TAN fissato da INPS è pari al 3,50%; le spese amministrative sono dello 0,50% e il TAEG varia in base all’età di chi fa la domanda di credito.
Possono richiedere il prestito diretto, ovvero quello elargito direttamente dall’Istituto, sia i pensionati che i lavoratori, basta che siano iscritti, nuovamente, al Fondo Credito.
Diversamente, per il prestito pluriennale garantito, in cui ci si affida ad agenzie convenzionate con INPS, l’accesso è precluso ai soli Carabinieri ancora al lavoro ed iscritti alla Gestione di cui sopra.
In questo secondo caso, inoltre, i tassi d’interesse applicati al prestito possono variare di banca in banca.
La richiesta, come sopra, è da presentarsi online, per lavoratori e pensionati, oppure tramite chiamata al Contact Center o tramite patronato, per i soli pensionati; i documenti da avere con sé sono:
- – Documento d’identità e Codice Fiscale;
- – Ultimo cedolino pensione oppure ultima busta paga;
- – Certificato medico di buona salute;
- – Autocertificazione dello Stato di famiglia;
- – Documento che motiva il prestito;
- – Dichiarazione sostitutiva di atto notorio.