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I prestiti INPS vengono erogati a tutti gli iscritti ai Fondi Credito delle varie Gestioni facenti capo all’Istituto.
Esistono, in ogni caso, soluzioni di prestito dedicate ai dipendenti privati.
I prodotti finanziari erogati da INPS sono, essenzialmente, due tipologie di prestito: il piccolo prestito e il prestito pluriennale.
Tali due offerte si adattano, poi, alla relativa Gestione cui vengono destinati.
Il piccolo prestito permette di richiedere da una ad otto mensilità nette dello stipendio o della pensione; questa somma sarà da restituire in un periodo da 1 a 4 anni.
Il prestito pluriennale, invece, rende possibile richiedere cifre più elevate, che varieranno sulla base del piano d’ammortamento concordato. Il prestito può durare o 5 o 10 anni, e le rate avranno un importo che non supererà mai il quinto cedibile di stipendio o pensione.
Questi crediti sono destinati ai dipendenti pubblici ed anche ai pensionati pubblici.
INPS non eroga prestiti ai dipendenti privati ma, dal 2005, c’è un’eccezione.
Con il passaggio della società Poste Italiane dalla gestione statale a quella privata, i loro lavoratori sono diventati dipendenti privati.
Ecco, perciò, che per i soli lavoratori ancora in servizio presso Poste Italiane o società ad esse collegate, INPS permette l’accesso ai prestiti.
I servizi a cui un dipendente privato delle Poste può accedere sono:
La domanda per ottenere il credito è da compilarsi online, nella sezione apposita del sito dedicata ai dipendenti ex IPOST.
Il prodotto finanziario non varia le sue caratteristiche generali; per il piccolo prestito avremo, dunque, una durata variabile da 1 a 4 anni, per ottenere fino ad un massimo di otto mensilità nette di stipendio. Il TAEG è fissato al 5%.
Unica differenza sta nel fatto che un pensionato di Poste Italiane non può accedere a questo servizio, cosa che, invece, gli ex dipendenti pubblici possono fare.
Inoltre, al dipendente di tale società è richiesta la presentazione del documento detto certificato stipendiale (richiedibile presso le stesse Poste).
Oltre a questi piccoli dettagli, però, il servizio rimane invariato.
Stesso discorso vale per i prestiti pluriennali: la durata rimane invariata, o 5 o 10 anni, cambiano solamente i destinatari, i quali sono i dipendenti delle Poste Italiane necessariamente ancora in servizio. Il TAEG è fissato al 3,50%.
Ancora una volta, il dipendente presso le Poste dovrà recuperare il certificato stipendiale presso una sede di Poste Italiane.
Oltre ai documenti d’identità e all’ultimo stipendio, per il prestito pluriennale vengono richiesti:
Quest’ultima soluzione è dedicata ai dipendenti Poste Italiane in servizio che devono obbligatoriamente risultare iscritti al Nuovo Fondo Mutualità o al Vecchio Fondo Mutualità.
L’anticipazione del Nuovo Fondo Mutualità è una tipologia di prestito in cui la destinazione d’uso dei soldi è già prestabilita:
Per coloro che sono transitati dal Vecchio Fondo, la motivazione non deve necessariamente esser specificata.
La somma massima richiedibile è pari al 75% della cifra depositata nel Nuovo Fondo Mutualità; il Fondo può contenere da 1.000 a 10.000 Euro.
Per gli iscritti al Vecchio Fondo, invece, la cifra non deve superare all’incirca i 7.000 Euro.
Tale cifra verrà restituita, per tutti, in un tempo vario tra 1 e 4 anni.
Il TAEG è fisso al 5% in entrambe le situazioni (scopri la differenza tra TAN e TAEG)
Per portare la propria domanda, è necessario, di nuovo, procurarsi in anticipo il certificato stipendiale ed avere con sé un documento d’identità non scaduto.
Il prestito in questione non è mai garantito al 100% ma la sua concessione è legata alla situazione dello stesso Fondo al momento della richiesta.
La procedura per compilare la domanda ed ottenere il prestito è molto facile ed intuitiva.
Chi è ancora in servizio dovrà collegarsi alla propria Area Personale del sito ufficiale INPS; i pensionati, al contrario, oltre alla procedura online possono disporre di un numero di telefono del Contact Center, oppure possono presentarsi in una sede di patronato o di un ente convenzionato con l’Istituto.
I documenti richiesti sono:
È bene specificare, in virtù dell’ultimo documento richiesto, che i prestiti pluriennali sono prestiti finalizzati, ovvero richiedono che il motivo per cui vengono richiesti i soldi venga specificata in anticipo. Sul sito INPS si possono trovare gli elenchi con le motivazioni adatte.
Data di nascita | 01/02/1954 |
Numero rate mensili | 120 |
Importo totale dovuto | 36.000,00 euro |
Rata mensile | 300,00 euro |
Importo netto erogato | 28726,17 euro |
Costo finanziari | 7257,83 euro |
TAN | 4,653% |
TAEG | 4,770% |
TEG | 4,76% |
Assicurazione Vita | Compresa |