Prestiti INPS

I prestiti INPS sono dei prestiti agevolati per dipendenti pubblici che si suddividono in: piccoli prestiti INPS e Prestiti pluriennali INPS.

 

Di fatto vanno a sostituire i vecchi prestiti INPDAP, da quando l’istituto di previdenza per i dipendenti pubblici, ha trasferito le sue funzioni all’INPS.

 

Dipendenti pubblici e pensionati ex dipendenti pubblici possono richiedere i prestiti INPS ed ottenere alcune agevolazioni e vantaggi. 

 

Vediamo insieme di cosa si tratta. 

CONTENUTO DELL'ARTICOLO

A chi si rivolgono i Prestiti INPS?

L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale si occupa anche di elargire prestiti ai suoi iscritti.

Possono usufruire del servizio tali categorie di lavoratori o pensionati:

  • Dipendenti statali
  • Dipendenti delle Poste Italiane
  • Dipendenti pubblici
  • Pensionati ex dipendenti pubblici o statali


Sono esclusi, di conseguenza, tutti coloro che lavorano nel settore privato che potranno comunque avere accesso ai prestiti tramite altri istituti.

Prestiti inps simulazioni e tassi

Soluzioni di Prestito offerte dall’INPS

INPS offre ai suoi iscritti due tipologie principali di prestito:

  • Piccolo prestito INPS
  • Prestito Pluriennale INPS

Consulta le Tabelle dei prestiti INPS su questa pagina.

Piccolo Prestito INPS

La somma concessa tramite questo prestito potrà essere restituita con un piano di ammortamento di durata tra 1 e 4 anni. 

La somma richiedibile varia sulla base dello stipendio netto poiché si possono richiedere da una fino a quattro mensilità nette. 

 

Esistono tre sottocategorie di questo servizio:

 

  • Piccolo prestito per la Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali

Questa offerta è rivolta a dipendenti pubblici e pensionati ex dipendenti pubblici.

 

  • Piccolo prestito per la Gestione Assistenza Magistrale

Tale pacchetto è riservato ai dirigenti scolastici, agli insegnanti ed a tutto il personale scolastico delle scuole dell’infanzia e delle scuole primarie statali; i soggetti o sono detentori di un contratto indeterminato o sono in pensione da almeno due anni. 

Essi non potranno richiedere più di due mensilità nette dello stipendio e questa cifra dovrà essere restituita in 24 mesi. 

 

  • Piccolo prestito per la Gestione Fondo Credito Poste Italiane

Quest’ultima soluzione, invece, si rivolge ai dipendenti di Poste Italiane o delle società ad esse affiliate; si prevede che la somma debba essere rimborsata tramite cessione del quinto dello stipendio. 

Possono essere finanziate da 1 a 8 mensilità nette, e rimangono le durate del piccolo prestito ovvero da 1 a 4 anni. 

Prestito Pluriennale INPS

Il prestito pluriennale INPS, invece, ha durate più lunghe; si può scegliere un piano di ammortamento in 60 rate (5 anni) o in 120 rate (10 anni). 

Le rate non superano mai il quinto cedibile dello stipendio o della pensione. 

Il prestito pluriennale è un prestito finalizzato, perciò la destinazione d’uso dei soldi dovrà essere dichiarata in anticipo.

 

Anche qui ritroviamo tre soluzioni più specifiche dello stesso prestito:

  • Prestito pluriennale garantito per la Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali

La durata del prestito è di cinque o dieci anni; viene riservata a coloro che sono iscritti al Fondo Credito in questione da almeno quattro anni. 

Viene erogato da finanziarie o banche affiliate all’INPS.

 

  • Prestito pluriennale diretto per la Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali

Erogato solo per esigenze particolari del soggetto o di un suo familiare, viene elargito ai dipendenti pubblici iscritti da almeno quattro anni al Fondo Credito oppure ai pensionati ex dipendenti pubblici, anche loro iscritti al Fondo Credito.

 

  • Prestito pluriennale diretto per la Gestione Fondo Credito Poste Italiane

È concesso solamente un quinto dello stipendio da restituire in 5 o 10 anni. 

Il dipendente di Poste Italiane deve essere in servizio da almeno quattro anni.

Tassi e Simulazione del Prestito

La cifra che il richiedente dovrà andare a rimborsare sarà comprensiva anche di alcune spese aggiuntive. 

 

Sia per il piccolo prestito che per il prestito pluriennale, i tassi d’interesse TAN e TAEG si aggirano intorno al 3%-4%, in generale nel prestito pluriennale troviamo un interesse minore. 

 

Le spese amministrative sono fissate, in entrambi i casi, allo 0,50%.

 

Si aggiunge, infine, un premio assicurativo di rischio che varia sulla base dell’età di chi fa la domanda di credito. Le tabelle con le varie percentuali sono consultabili sul sito ufficiale INPS, www.inps.it.

 

Per ottenere una simulazione che ci informerà riguardo costi, cifre e importo delle rate, basterà collegarsi al sito INPS. 

Il servizio di simulazione è dedicato ai soli iscritti alla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali

La simulazione può esser fatta sulla base di:

  • Importo preciso da richiedere
  • Ammontare ipotetico di una rata e cifra che si ottiene
  • Prestito minimo e massimo ottenibile 

Tale previsione rimane comunque solo un’indicazione informativa, quindi potrà succedere che in sede di domanda possano cambiare alcuni dettagli.

 

 

Come e Dove richiedere il Prestito

Per richiedere un piccolo prestito i documenti che serviranno all’utente sono:

  • Documento d’identità valido e Codice Fiscale 
  • Ultimo cedolino della pensione o ultima busta paga
  • Dichiarazione sostitutiva di atto notorio (per garantire la validità dei primi due documenti)
 

A questi primi documenti, per il prestito pluriennale si aggiungono altri moduli:

  • Certificato medico su modulo AC070
  • Autocertificazione dello stato di famiglia
  • Documentazione che garantisce la richiesta di prestito e le sue motivazioni
 

Per inoltrare la domanda, le modalità sono le stesse per entrambi i servizi. 

I dipendenti presenteranno la loro richiesta online tramite la loro Area Riservata sul sito INPS. 

I pensionati, invece, potranno scegliere tra più opzioni:

 

  • Chiamare il Contact Center e parlare con un operatore
  • Accedere online alla propria Area Riservata sul sito INPS

Presentarsi presso la sede di un patronato o presso un ente che collabora con INPS

Cessione del Quinto INPS, una soluzione alternativa per i Pensionati

Un’ultima tipologia di finanziamento disponibile per i soli pensionati INPS è la cessione del quinto

 

Con questo finanziamento, la cifra da rimborsare viene trattenuta mensilmente sulla pensione tramite rate che non superano mai il quinto cedibile di quest’ultima. 

L’ammontare della rata e i tassi d’interesse sono fissati all’inizio del contratto e rimangono inalterati fino alla conclusione. 

La durata minima della cessione del quinto è di 24 mesi ma si può arrivare ad un massimo di 120 mesi; la somma concessa varia sulla base del reddito mensile percepito. 

 

La cessione del quinto risulta vantaggiosa non solo per il fatto che le rate vengono pagate in automatico dall’INPS, ma anche perché i prerequisiti d’accesso sono meno stringenti, in virtù del fatto che ci sono maggiori tutele per le finanziarie o le banche. 

Come richiedere la Cessione del Quinto della Pensione

Possono accedere alla cessione del quinto INPS i soli pensionati iscritti a tale Ente ma che non percepiscono una tra queste pensioni o tra questi assegni:

  • Pensione minima
  • Assegno o pensione sociale
  • Assegni di sostegno al reddito 
  • Assegni di invalidità civile o per l’assistenza a pensionati inabili
  • Prestazioni di esodo (ex art. 4, commi 1-7 ter., Legge 92/2012)
  • APE sociale
  • Pensioni con contitolarità, nella parte non spettante

Dopo aver controllato di rientrare tra chi può usufruire del finanziamento, basterà recarsi alla sede INPS più vicina e richiedere la comunicazione di cedibilità della pensione (non serve se ci si rivolge ad agenzie convenzionate con INPS, come da elenco sul sito).

 

Oltre a questo documento si dovrà essere in possesso di un documento d’identità valido e del codice fiscale, dell’ultimo cedolino della pensione e di una polizza assicurativa sul rischio premorienza (obbligatoria). 

A questo punto, basterà seguire le indicazioni dell’esperto della finanziaria o della banca cui ci si è rivolti.

simulazione
cessione del quinto

Esempio di prestito con cessione del quinto erogato ad un dipendente statale nato il 01/09/1990 e assunto il 01/09/2015: importo erogato 35.357,35 € da rimborsare in 120 rate mensili da 360,00€ – TAN fisso 4,111 % – TAEG fisso 4,200 % – TEG 4,190% importo totale dovuto dal consumatore di 43.200,00€ spese assicurative comprese nella rata , tasso fisso rata costante,  bollo 16 euro.

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