Tabelle Codici Pensioni INPS
Quando parliamo di categorie pensioni Inps facciamo riferimento a tutti quei codici pensione Inps e quelle sigle che hanno come obiettivo quello di identificare la natura della
I prestiti INPS sono dei prestiti agevolati per dipendenti pubblici che si suddividono in: piccoli prestiti INPS e Prestiti pluriennali INPS.
Di fatto vanno a sostituire i vecchi prestiti INPDAP, da quando l’istituto di previdenza per i dipendenti pubblici, ha trasferito le sue funzioni all’INPS.
Dipendenti pubblici e pensionati ex dipendenti pubblici possono richiedere i prestiti INPS ed ottenere alcune agevolazioni e vantaggi.
Vediamo insieme di cosa si tratta.
L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale si occupa anche di elargire prestiti ai suoi iscritti.
Possono usufruire del servizio tali categorie di lavoratori o pensionati:
Sono esclusi, di conseguenza, tutti coloro che lavorano nel settore privato che potranno comunque avere accesso ai prestiti tramite altri istituti.
INPS offre ai suoi iscritti due tipologie principali di prestito:
Consulta le Tabelle dei prestiti INPS su questa pagina.
La somma concessa tramite questo prestito potrà essere restituita con un piano di ammortamento di durata tra 1 e 4 anni.
La somma richiedibile varia sulla base dello stipendio netto poiché si possono richiedere da una fino a quattro mensilità nette.
Esistono tre sottocategorie di questo servizio:
Questa offerta è rivolta a dipendenti pubblici e pensionati ex dipendenti pubblici.
Tale pacchetto è riservato ai dirigenti scolastici, agli insegnanti ed a tutto il personale scolastico delle scuole dell’infanzia e delle scuole primarie statali; i soggetti o sono detentori di un contratto indeterminato o sono in pensione da almeno due anni.
Essi non potranno richiedere più di due mensilità nette dello stipendio e questa cifra dovrà essere restituita in 24 mesi.
Quest’ultima soluzione, invece, si rivolge ai dipendenti di Poste Italiane o delle società ad esse affiliate; si prevede che la somma debba essere rimborsata tramite cessione del quinto dello stipendio.
Possono essere finanziate da 1 a 8 mensilità nette, e rimangono le durate del piccolo prestito ovvero da 1 a 4 anni.
Il prestito pluriennale INPS, invece, ha durate più lunghe; si può scegliere un piano di ammortamento in 60 rate (5 anni) o in 120 rate (10 anni).
Le rate non superano mai il quinto cedibile dello stipendio o della pensione.
Il prestito pluriennale è un prestito finalizzato, perciò la destinazione d’uso dei soldi dovrà essere dichiarata in anticipo.
Anche qui ritroviamo tre soluzioni più specifiche dello stesso prestito:
La durata del prestito è di cinque o dieci anni; viene riservata a coloro che sono iscritti al Fondo Credito in questione da almeno quattro anni.
Viene erogato da finanziarie o banche affiliate all’INPS.
Erogato solo per esigenze particolari del soggetto o di un suo familiare, viene elargito ai dipendenti pubblici iscritti da almeno quattro anni al Fondo Credito oppure ai pensionati ex dipendenti pubblici, anche loro iscritti al Fondo Credito.
È concesso solamente un quinto dello stipendio da restituire in 5 o 10 anni.
Il dipendente di Poste Italiane deve essere in servizio da almeno quattro anni.
La cifra che il richiedente dovrà andare a rimborsare sarà comprensiva anche di alcune spese aggiuntive.
Sia per il piccolo prestito che per il prestito pluriennale, i tassi d’interesse TAN e TAEG si aggirano intorno al 3%-4%, in generale nel prestito pluriennale troviamo un interesse minore.
Le spese amministrative sono fissate, in entrambi i casi, allo 0,50%.
Si aggiunge, infine, un premio assicurativo di rischio che varia sulla base dell’età di chi fa la domanda di credito. Le tabelle con le varie percentuali sono consultabili sul sito ufficiale INPS, www.inps.it.
Per ottenere una simulazione che ci informerà riguardo costi, cifre e importo delle rate, basterà collegarsi al sito INPS.
Il servizio di simulazione è dedicato ai soli iscritti alla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali.
La simulazione può esser fatta sulla base di:
Tale previsione rimane comunque solo un’indicazione informativa, quindi potrà succedere che in sede di domanda possano cambiare alcuni dettagli.
Per richiedere un piccolo prestito i documenti che serviranno all’utente sono:
A questi primi documenti, per il prestito pluriennale si aggiungono altri moduli:
Per inoltrare la domanda, le modalità sono le stesse per entrambi i servizi.
I dipendenti presenteranno la loro richiesta online tramite la loro Area Riservata sul sito INPS.
I pensionati, invece, potranno scegliere tra più opzioni:
Presentarsi presso la sede di un patronato o presso un ente che collabora con INPS
Un’ultima tipologia di finanziamento disponibile per i soli pensionati INPS è la cessione del quinto.
Con questo finanziamento, la cifra da rimborsare viene trattenuta mensilmente sulla pensione tramite rate che non superano mai il quinto cedibile di quest’ultima.
L’ammontare della rata e i tassi d’interesse sono fissati all’inizio del contratto e rimangono inalterati fino alla conclusione.
La durata minima della cessione del quinto è di 24 mesi ma si può arrivare ad un massimo di 120 mesi; la somma concessa varia sulla base del reddito mensile percepito.
La cessione del quinto risulta vantaggiosa non solo per il fatto che le rate vengono pagate in automatico dall’INPS, ma anche perché i prerequisiti d’accesso sono meno stringenti, in virtù del fatto che ci sono maggiori tutele per le finanziarie o le banche.
Possono accedere alla cessione del quinto INPS i soli pensionati iscritti a tale Ente ma che non percepiscono una tra queste pensioni o tra questi assegni:
Dopo aver controllato di rientrare tra chi può usufruire del finanziamento, basterà recarsi alla sede INPS più vicina e richiedere la comunicazione di cedibilità della pensione (non serve se ci si rivolge ad agenzie convenzionate con INPS, come da elenco sul sito).
Oltre a questo documento si dovrà essere in possesso di un documento d’identità valido e del codice fiscale, dell’ultimo cedolino della pensione e di una polizza assicurativa sul rischio premorienza (obbligatoria).
A questo punto, basterà seguire le indicazioni dell’esperto della finanziaria o della banca cui ci si è rivolti.
Esempio di prestito con cessione del quinto erogato ad un dipendente statale nato il 01/09/1990 e assunto il 01/09/2015: importo erogato 35.357,35 € da rimborsare in 120 rate mensili da 360,00€ – TAN fisso 4,111 % – TAEG fisso 4,200 % – TEG 4,190% importo totale dovuto dal consumatore di 43.200,00€ spese assicurative comprese nella rata , tasso fisso rata costante, bollo 16 euro.
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